Tutti gli italiani amano una bella tazza di caffè la mattina, o quando si fa una pausa dallo studio o dal lavoro. Di contro, in pochi sanno che la preparazione di un buon caffè inizia proprio con la macinatura. La grana è troppo fine? Il caffè sarà amaro ed eccessivamente forte. Troppo grossolana? La bevanda sarà scialba e acquosa.
La macinatura perfetta è essenziale per una tazza di caffè che possa dirsi equilibrata, dunque né troppo forte né troppo debole. Ci sono molti modi diversi per macinare i chicchi di caffè, ma la cosa più importante è utilizzare un metodo coerente che produca risultati altrettanto coerenti. Il modo migliore per ottenere ciò è investire in un macinino da caffè di buona qualità.
Un buon macina caffè elettrico ti permetterà di regolare la macinatura secondo le tue preferenze specifiche, assicurandoti di avere sempre una perfetta tazzina pronta per essere gustata. Il prezzo non è eccessivo, e farai decisamente meno fatica rispetto al classico macinino manuale (che, nonostante tutto, ha comunque i suoi vantaggi).
In questo articolo, dunque, cercheremo di affrontare insieme un viaggio a tutto tondo nell’universo della macinatura e dei macinatori!
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Come deve essere la macinatura del caffè?
Quando si tratta di preparare il caffè, ci sono tantissimi fattori da considerare. La qualità dei chicchi, il tipo di metodo di infusione, la temperatura dell’acqua: la lista è davvero lunga. Ma una delle cose più importanti da azzeccare è la macinatura. Quindi, come fai a sapere se hai indovinato o meno questo aspetto?
Una buona regola empirica è iniziare con una macinatura media, e regolare la ghiera della macchina partendo da lì, in base alle tue preferenze personali. Significa partire da zero e sperimentare, così da trovare la perfetta quadratura del cerchio. Si tratta, in sintesi, di prendere confidenza con l’apparecchio in questione: se chiedi al barista sotto casa, ti dirà la stessa cosa.
C’è comunque un trucchetto che puoi adottare, ed è noto come la “regola dei 25 secondi”. Come funziona? Davvero molto semplice: devi regolare la ghiera del macinacaffè professionale, avviare l’apparecchio e misurare il tempo di erogazione di una tazzina da 25 millilitri circa. Se il risultato finale è compreso fra i 22 e i 28 secondi (quindi con una media di 25 secondi), allora potrai autoproclamarti vincitore ed essere più che soddisfatto.
Ci sono altri consigli che potrebbero farti comodo. Per esempio, se noti che il tempo di erogazione è inferiore a 22-23 secondi, significa che la macinatura è ancora troppo grossolana: di conseguenza, dovrai regolare la ghiera verso una granulometria più fine. Viceversa, se l’erogazione di un caffè supera i 27-28 secondi, dovrai fare l’operazione inversa.
Una volta che avrai trovato la macinatura perfetta per il tuo caffè, sarai sulla buona strada per goderti una tazza deliziosa ogni volta che vorrai, senza dover perdere ulteriore tempo scervellandoti sulla macinatura!
La macinatura è uguale per tutti i caffè?
La risposta è: ovviamente no. La granulometria ottenuta dal processo di macinatura cambia in base al tipo di chicco che stai triturando, e al tipo di preparazione che desideri effettuare. Di norma è meglio optare per una granulometria piuttosto fine per il caffè espresso, in quanto una macinazione di questo tipo favorisce il processo di estrazione del caffè, che dovrebbe essere abbastanza rapido.
Al contrario, con la Moka conviene sempre scegliere un livello di macinazione medio, mentre per ottenere un fantastico caffè all’americana è meglio optare per una granulometria grossa.
Come scegliere la granulometria del caffè?

Purtroppo è molto, molto complesso trovare una misura che possa dirsi adatta per ogni caffè, se non addirittura impossibile. Come abbiamo visto poco sopra, la regolazione del macina caffè deve avvenire in base ad una serie di fattori, che possono cambiare da caso a caso. Nello specifico, serve analizzare soprattutto il tempo di estrazione.
Per prima cosa, occorre chiarire un’altra regola che finora è stata “detta e non detta”, ed è la seguente: più il tempo di estrazione del caffè è rapido, più fine dev’essere la granulometria impostata con la macchina. Se la grana è eccessivamente grossa, il rischio è di ottenere una sovra-estrazione del caffè, che finirebbe per rovinare in maniera irrimediabile il risultato finale.
Altrettanto importante è il metodo di estrazione. In tal caso, in base al sistema scelto, cambierà il tipo di interazione che si sviluppa tra l’acqua e il caffè macinato. Si fa ad esempio riferimento all’Aeropress, oltre alla classica Moka, e alla percolazione. Se pensi che sia un limite, sbagli: in realtà la possibilità di avere così tante opzioni a disposizione, che incidono sul sapore finale del caffè, rappresenta l’opportunità di sperimentare mille soluzioni diverse!
Vuoi qualche esempio pratico? Con la French Press serve il caffè con granulometria grossa, mentre con il Chemex va bene una macinatura di livello medio-grosso. Con l’Aeropress conviene adottare una macinatura media, e con la Moka meglio scegliere un livello medio-fine. Con l’Espresso, invece, abbiamo già visto che la macinatura del caffè corretta è quella fine.
Grado di macinatura del caffè | Metodo di estrazione |
---|---|
Caffè a macinatura extra fine | Caffè turko dentro l’Ibik |
Caffè a macinatura fine | Espresso, Aeropress |
Caffè a macinatura medio-fine | V60, Aeropress, Moka |
Caffè a macinatura media | V60, Aeropress, Siphon |
Caffè a macinatura medio-grossa | Chemex |
Caffè a macinatura grossa | French press, percolatore |
Caffè a macinatura extra-grossa | Caffè freddo |
Come macinare il caffè per l’espresso?

Se sei un fan dell’espresso, allora sai già che la macinazione dei chicchi di caffè è un’arte da padroneggiare, per ottenere un risultato eccellente. Fortunatamente, non è poi così difficile da fare una volta che si conoscono le basi.
Partiamo ricordando ancora una volta che l’espresso richiede una macinatura molto fine. Quando sei pronto per iniziare con la macinatura, comincia pesando i chicchi. Sappi che la dosatura standard di un macina caffè è quasi sempre pari a 7 grammi, ovvero il minimo sindacale per la preparazione di una tazzina di espresso. Naturalmente la quantità di chicchi dipende dalla capacità del contenitore della macina.
A questo punto non devi fare altro che regolare la ghiera con la granulometria desiderata, impostandola su fine o molto fine, dato che abbiamo intenzione di preparare un espresso perfetto. Alla fine della macinazione, prova a valutare da solo se il risultato finale è soddisfacente, prima di fare il caffè. Puoi riuscirci prendendo un po’ di polvere tra indice e pollice, farla cadere e valutare come cade.
Se la polvere cade a “pezzettoni” vuol dire che la granulometria era troppo grossa, mentre se rimane incollata sui polpastrelli significa che era troppo fine. La misura perfetta la ottieni quando la polvere macinata si raggruma sulle dita: non appena noti questo risultato, vuol dire che sei riuscito ad ottenere una macinatura del caffè perfetta per un espresso!
Errori da non commettere con la macinatura per un espresso
Se la polvere ottenuta con la macinatura è troppo grossa, otterrai un espresso sotto-estratto. In pratica, il caffè sarà più scialbo rispetto al normale, al punto da sembrare acqua sporca. Viceversa, con una granulometria troppo fine l’espresso verrà sovra-estratto, e in questo caso otterrai una sorta di cremina di colore scuro e un gusto davvero molto amaro e sgradevole.
Ci sono degli altri errori che dovresti evitare, e che stavolta riguardano il macina caffè. Nello specifico, devi pulire l’apparecchio immediatamente dopo averlo usato, per eliminare i residui di olio e di grasso lasciati in dote dal caffè durante il processo di macinatura. Ti conviene pulire anche la tramoggia, ovvero il contenitore che ospita i chicchi da macinare. Infine, dopo un po’ di tempo ti converrà sostituire le macine, per via della loro usura, che potrebbe causare una macinazione disomogenea dei chicchi!
Ultimo aggiornamento 2023-12-02 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
