Quali sono le differenze tra latte macchiato e caffellatte?

Latte, latte e ancora latte. Noi italiani siamo appassionati di questa bevanda, che fa bene all’organismo per via dell’alto contenuto di calcio, e perché può essere tranquillamente allungata con il caffè.

Proprio il mix fra caffè e latte rappresenta una consuetudine quotidiana per moltissime famiglie della Penisola. Le due bevande possono essere mescolate e “fuse” in tanti modi diversi, ad esempio preparando un delizioso caffè macchiato, per chi desidera evitare di esagerare con il… bianco. Di contro, ci sono altre due versioni che meritano tutte le attenzioni del caso: il latte macchiato e il caffellatte, molto diversi fra loro, anche se spesso c’è una discreta confusione in proposito.

Il nostro obiettivo, quindi, è di chiarire queste differenze e di capire soprattutto come si prepara il caffellatte, dato che sul latte macchiato abbiamo già scritto una guida apposita!

Che differenza c’è tra latte macchiato e caffellatte?

Togliamoci subito il dente e definiamo insieme un rapido identikit del latte macchiato. Nello specifico, questa bevanda viene servita in un bicchiere alto e stretto, trasparente, e creando un triplo strato composto da latte, latte macchiato dal caffè e schiuma. Al contrario, nel caffellatte si nota la totale assenza di schiuma, anche se qualcuno preferisce comunque crearne un piccolissimo strato. In via teorica non dovrebbe essere presente nemmeno la crema di latte, e infatti per questo genere di preparazione non si utilizza la classica lancia a vapore.

C’è un’altra differenza molto importante da sottolineare, ed è la seguente: se in un latte macchiato si versa poco caffè (giusto una tazzina di espresso da 30 ml), in un caffè latte avremo meno latte e più caffè. Volendo sintetizzare ancor di più, per rendere meglio l’idea, il caffèlatte può essere visto come un vero e proprio cappuccino, ma senza la schiuma.

Come si prepara il caffellatte?

Si tratta di un’operazione davvero semplice, considerando che non dovrai nemmeno schiumare il latte con la lancia a vapore. Per prima cosa, però, occorre chiarire la questione relativa alle quantità di caffè da utilizzare per la preparazione del caffe latte. Generalmente – ma dipende dai gusti di chi lo prepara – si utilizzano circa 50 ml di caffè espresso su 250 ml di bevanda (quindi 200 ml circa di latte). Il rapporto è pari a 1/5, ma c’è anche chi versa più caffè.

Inoltre, di solito il caffellatte viene quasi sempre servito aggiungendo dello zucchero, e anche in questo caso le quantità dipendono sostanzialmente dai gusti personali. Come si prepara questa bevanda? Innanzitutto bisogna riscaldare il latte, versandolo in un pentolino e tenendolo sul fuoco per qualche minuto, ma evitando di arrivare all’ebollizione. Una volta scaldato il latte, si fa il classico caffè espresso in quantità leggermente più generose (da 50 a 80 ml circa). C’è chi utilizza anche il caffè solubile, ma per ovvie ragioni il risultato non sarà mai lo stesso!

Infine, si procede versando il latte dal pentolino al bicchiere, e in seguito si aggiunge il caffè caldo, per poi aggiungere anche lo zucchero. Ti ricordiamo che in questo caso non è mai presente né la schiuma, né la crema di latte, e che solitamente lo si versa in un bicchiere di vetro, ma c’è anche chi lo gusta in una classica tazza. Sappi che il caffellatte può essere bevuto anche freddo, ed è un’opzione davvero gradita soprattutto in estate!

Perché fa male il caffè con il latte?

Chiariamo subito che il mix fra caffè e latte non fa affatto male, a patto di non esagerare con le quantità, sia per la caffeina contenuta nel caffè, sia per le calorie del latte stesso. Detto questo, è bene sottolineare che in certi casi il caffellatte potrebbe essere difficile da digerire, per un motivo specifico: la caseina contenuta nel latte, quando incontra gli elementi del caffè ad alte temperature, innesca un processo chimico che appesantisce la bevanda.

Naturalmente il caffellatte fa male alle persone intolleranti al lattosio, ma questo è abbastanza scontato!

Prima di andare avanti, c’è un suggerimento che potrebbe farti comodo. Se hai provato il caffellatte, accusando alcuni problemini di stomaco, prova a berlo lontano dai pasti. Questo trucchetto potrebbe funzionare per un motivo molto semplice: il tuo stomaco non dovrà sopportare anche la bevanda durante la fase di digestione oramai in pieno svolgimento. Fase che può richiedere dalle 2 alle 4-5 ore, in base a ciò che hai mangiato.

Come si scrive caffè latte?

Esistono diverse teorie in merito all’ortografia corretta del termine. Diciamo che, stando al vocabolario della lingua italiana, la grafia corretta è “caffellatte”, ma si possono usare anche “caffè e latte”, oppure “caffè latte”. Capita anche di leggere versioni alternative come “caffèlatte o caffèllatte”, ma non sono grammaticalmente corrette.

Conclusioni

Oggi abbiamo scoperto insieme una guida completa al caffellatte, una bevanda molto popolare in tutto il mondo, dall’Italia alla Spagna, passando per la Francia. Abbiamo visto come si prepara, quali sono le sue caratteristiche e alcune curiosità sulla grafia corretta. In sintesi, ora dovresti conoscere tutto ciò che c’è da sapere su questa dolcissima e buonissima bevanda!


Lucia, fondatrice di tuttoperlacucina.com
Ciao, sono Lucia! Benvenuta/o in TuttoPerLaCucina, il mio piccolo spazio in cui catalogo tutti i migliori utensili per la cucina. Mi piace molto tutto quello che riguarda la cucina, il cibo, gli elettrodomestici e sperimentare nuove ricette. Da sempre le mie amiche mi chiedono consigli sugli elettrodomestici da acquistare. Così ho pensato di raccoglierli tutti qui!

Lascia un commento

tuttoperlacucina.com partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it. In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei