Nel nostro blog abbiamo già affrontato diversi argomenti inerenti al caffè, con un piccolo excursus sul famoso caffè americano. Di contro, è importante dedicare un approfondimento a parte alle differenze fra quest’ultimo e il caffè all’americana perché, al pari di due rette parallele, non si incontrano mai.
Negli USA apprezzano molto il caffè, ma lo bevono in maniera diversa rispetto a noi. Le loro usanze e le loro tradizioni sono ovviamente differenti dalle nostre, ma in passato si sono mischiate, per via dell’arrivo degli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche il caffè è stato “preso in mezzo”, con i soldati americani che – per gustarselo seguendo i loro riti – hanno iniziato ad allungarlo con l’acqua calda.
Ciò nonostante, una cosa è allungare il caffè aggiungendo semplicemente acqua calda, un altro è prepararlo utilizzando un filtro in cellulosa con la tecnica della percolazione. Vediamo quindi di approfondire questo argomento.
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Quali sono le differenze tra caffè americano e caffè all’americana?
Come anticipato poco sopra, il caffè americano e il caffè all’americana sono due cose distinte e separate. Il primo è un metodo di preparazione del caffè che utilizza acqua calda per allungare la bevanda, e che può essere realizzato in modi diversi, con o senza macchinetta, o con la Moka, sebbene cambi comunque il risultato finale.
Il secondo è un vero e proprio sistema, noto anche come caffè filtro, che sfrutta appunto un filtro di carta e il metodo della percolazione. Anche in questo caso esistono diversi modi per farlo, sfruttando ad esempio il V6o. Qual è la differenza principale fra i due? La risposta è molto semplice: il tempo necessario per preparare il caffè.
Chiaramente anche il gusto risulta diverso, ma questo e gli altri fattori li approfondiremo in una sezione dedicata ad ognuna delle due preparazioni!
Le caratteristiche del caffè americano
L’intensità di questo caffè può essere paragonata a quella del caffè all’americana, ma cambia logicamente il metodo di preparazione, e il gusto finale. Ciò che impatta maggiormente sul risultato è la quantità di acqua bollente che verrà addizionata alla bevanda, durante l’erogazione o successivamente, in base al metodo preferito da chi lo prepara.
Contano ovviamente anche le dosi di espresso utilizzate, e la miscela, per la quale si consiglia di preferire sempre l’arabica, per via del suo grado minore di amarezza. Di norma la tazza di caffè utilizzata è la mug, con una quantità media di 250 ml, ma ovviamente esistono anche altre soluzioni per bere questo caffè. C’è addirittura chi prende due tazzine di espresso e le allunga con acqua fino ad ottenere una quantità complessiva intorno ai 470 ml.
Un altro sistema per bere il caffè americano è il seguente: sostituendo l’acqua calda con quella fredda, si ottiene il cosiddetto “Iced coffee”, che non è comunque molto diffuso dalle nostre parti. Bisogna fare attenzione a quante tazze se ne bevono: sebbene sia allungato, il caffè americano contiene comunque la medesima quantità di caffeina di un espresso (anche se ovviamente aumenta la quantità in millilitri). Poi, se si aggiungono latte o panna, aumenta anche l’apporto in termini di calorie, per via della presenza degli zuccheri!
Le caratteristiche del caffè all’americana
Ci sono mille sistemi diversi per preparare il caffè all’americana, noto anche come caffè filtro. Uno dei più utilizzati è il V6o, ma spesso si sfruttano anche il French Press, l’Aeropress, il Syphon e il Chemex. Il segreto alla base della preparazione di questo caffè è il metodo della percolazione: in pratica, l’acqua calda viene versata sul macinato di caffè assorbendone l’aroma e gli elementi, per poi “piovere” dentro la tazzina.
Fra i fattori più importanti da considerare si trova la temperatura dell’acqua, insieme alla sua tipologia e al livello di macinatura del caffè, che dovrebbe essere medio. Per quel che riguarda il gusto, il caffè all’americana ha un sapore più morbido se lo si mette a confronto con il nostro espresso. Questo per via del fatto che il secondo è molto più concentrato del primo. Anche per questo motivo bisogna fare attenzione a non esagerare: il gusto è più leggero, e questo potrebbe spingerci a consumarne una quantità superiore alle medie, con il rischio di eccedere con la caffeina!
Purtroppo il caffè filtro in Italia non sta avendo un grande successo, ma ciò dipende soprattutto dall’incapacità di molti nella fase di preparazione. Se non viene percolato correttamente, seguendo tutte le indicazioni, il caffè all’americana risulterà cattivo e decisamente poco saporito, al punto da poter essere paragonato ad “acqua sporca”.
Conclusioni
Oggi abbiamo scoperto insieme quali sono le differenze tra caffè americano e caffè all’americana. Occorre ripetere che si tratta di due preparazioni del tutto diverse, ma entrambe rappresentano un’ottima alternativa al classico caffè espresso, da scoprire e da gustare!
