Quali sono le differenze tra caffè americano e caffè espresso?

Ci sono molti modi per preparare un caffè, in modo da soddisfare ogni gusto o esigenza. Il caffè americano è quindi un’ottima alternativa all’espresso, ma ci sono alcune differenze cruciali da sottolineare. 

Prima di tutto, mentre l’espresso è tipicamente fatto con una tostatura dei chicchi scura, il caffè americano è solitamente preparato con una tostatura media o comunque più leggera. Ciò dà a quest’ultimo un profilo più aromatico che può essere più piacevole ai palati che temono un po’ la “forza” dell’espresso. 

Inoltre, mentre l’espresso è tipicamente servito in piccole dosi, il caffè americano viene bevuto in quantità maggiori: nello specifico, in una tazza grande nota come mug, e con una capacità pari a 250 ml circa. Infine, il caffè americano viene alle volte bevuto aggiungendo zucchero, latte o addirittura panna. Di conseguenza, se si opta per queste soluzioni, aumenta il quantitativo di calorie assunte col caffè.

Se sei curioso e desideri approfondire una panoramica più completa, ti invitiamo a proseguire con la lettura di questo articolo!

Quali sono le differenze tra caffè americano e caffè espresso?

Si parte dal presupposto che non esiste un caffè migliore dell’altro. Sia l’espresso sia il caffè americano, infatti, vanno semplicemente incontro ad esigenze e gusti differenti. Inoltre, ci sono i soliti elementi che incidono sul sapore di entrambe le bevande, come la granulometria del caffè e il tipo di miscela.

Le caratteristiche del caffè americano

Come sicuramente saprai già, il caffè americano viene preparato prendendo un espresso classico (alle volte due) e allungandolo con acqua calda. Questo procedimento ovviamente smorza un po’ il gusto forte del tipico caffè italiano, proponendo un risultato molto più soft, ma in grado di conservare tutto l’aroma della nostra amata bevanda.

Nonostante questo, il sapore al palato risulta comunque abbastanza forte, per via del livello di tostatura dei chicchi, che dovrebbe essere sempre scuro. Va detto che esistono diversi modi per prepararlo, anche se spesso si utilizza soprattutto il seguente: si prepara l’espresso, e lo si allunga nella tazza con l’acqua bollente. Alcuni appassionati, però, aumentano le quantità di acqua agendo direttamente sulla fase di erogazione.

Altre caratteristiche importanti? Il caffè americano sfrutta soprattutto la miscela 100% arabica, ma all’occorrenza può essere preparato anche con la miscela 80% arabica e 20% robusta: secondo gli esperti, è importante che venga comunque mantenuta una prevalenza dell’arabica, per via del suo sapore leggermente più dolce e aromatico rispetto al robusta.

Prima di andare avanti, sappi che puoi reperire tutte le informazioni che ti servono leggendo la nostra guida al caffè americano!

Le caratteristiche del caffè espresso

L’espresso è un tipo di caffè che viene preparato “sparando” l’acqua calda sotto pressione attraverso dei chicchi finemente macinati. Il risultato è un caffè molto forte e concentrato, con un sapore che può essere definito audace. L’espresso viene inoltre usato come base per altre bevande al caffè, come il latte macchiato e il cappuccino. 

Se fatto correttamente, l’espresso dovrebbe avere una schiuma densa e cremosa in cima. L’espresso ideale è sempre ben bilanciato, senza troppa amarezza né troppa dolcezza, perché fonda la sua bontà su una caratteristica preziosa come l’equilibrio. Per raggiungere questo risultato bisogna fare attenzione ad alcuni elementi come la macinatura dei chicchi, la quantità di pressione usata per preparare il caffè e il tempo di estrazione.

Proprio per questo motivo, conviene approfondire tutti gli elementi chiamati in causa, così da capire – una volta per tutte – che differenze ci sono tra caffè espresso e caffè americano!

Differenze tra caffè americano e caffè espresso a confronto

Bisogna sottolineare innanzitutto che entrambi i caffè vengono preparati tramite il processo di percolazione, ma ci sono dei valori che cambiano a seconda della preparazione. Valori che conviene approfondire, per capire una volta per tutte quali sono le reali differenze (in sede di preparazione) fra le due tipologie di caffè.

Valori corretti per un caffè espresso

Innanzitutto, per la preparazione di un caffè espresso, è importantissimo impostare una temperatura dell’acqua molto alta, intorno ai 95 gradi Celsius. In secondo luogo, la percolazione – come detto – dovrebbe essere molto rapida, con una velocità compresa tra i 25 secondi e i 30 secondi. Per quel che riguarda la pressione, valore fondamentale nel processo di estrazione, questa dovrebbe corrispondere a 9 atmosfere circa. Infine, la quantità di caffè macinato dovrebbe equivalere a circa 6,5 grammi (massimo 7) per tazzina.

Valori corretti per un caffè americano

Si comincia con una delle differenze più evidenti, ovvero la mancanza della pressione, dato che in tal caso non si ha la necessità di un’estrazione molto rapida. La percolazione dovrebbe avvenire in un lasso di tempo compreso tra i 6 e gli 8 minuti, mentre la temperatura dell’acqua dovrebbe aggirarsi intorno ai 93 o 94 gradi circa. Infine, le quantità di caffè macinato non dovrebbero superare i 70 grammi per litro, partendo da un minimo di 50 grammi circa.


Lucia, fondatrice di tuttoperlacucina.com
Ciao, sono Lucia! Benvenuta/o in TuttoPerLaCucina, il mio piccolo spazio in cui catalogo tutti i migliori utensili per la cucina. Mi piace molto tutto quello che riguarda la cucina, il cibo, gli elettrodomestici e sperimentare nuove ricette. Da sempre le mie amiche mi chiedono consigli sugli elettrodomestici da acquistare. Così ho pensato di raccoglierli tutti qui!

Lascia un commento

tuttoperlacucina.com partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it. In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei