Oggi come oggi, tutti gli appassionati di caffè hanno mille opzioni al proprio fianco o, per meglio dire, nella propria tazzina. Esistono infatti svariati sistemi per estrarre le sostanze e gli aromi dei chicchi macinati, e per trasferirli nell’acqua, creando così il nostro piccolo capolavoro nero. Di contro, ognuno di questi metodi produce dei risultati logicamente diversi, alle volte agli antipodi in termini di gusto. L’Aeropress e il pour over sono, in effetti, due filosofie molto differenti fra loro.
Noi, in questo articolo, scopriremo insieme un approfondimento su entrambe le tecniche di estrazione, per poi metterle a confronto rilevando così le differenze fondamentali. Prima di tutto, però, è giusto partire da una spiegazione super rapida del “cuore” di questa disputa a colpi di caffè. In pratica, il pour over è un metodo di estrazione che avviene tramite percolazione ed infusione, come abbiamo già spiegato nella nostra guida sulle differenze tra la Chemex (pour over) e L’Aeropress. Quest’ultimo, invece, sfrutta l’estrazione tramite pressione ed è molto più rapido.
Quali sono le caratteristiche dell’Aeropress?
L’Aeropress è un dispositivo per l’erogazione del caffè che utilizza un metodo di estrazione a pressione, tramite uno stantuffo foderato con una guarnizione gommata. Questo può essere considerato come il metodo più veloce in assoluto, e produce un caffè meno amaro e più saporito, con un aroma molto intenso ma al tempo stesso leggero. L’Aeropress è composta da due sezioni: la camera che ospiterà l’acqua mixata alla polvere di caffè, e il pistone con guarnizione gommata.
Se desideri capire come preparare il caffè con l’Aeropress, sappi che abbiamo scritto una guida a tal proposito. Per non risultare ridondanti, qui eviteremo di scendere nel dettaglio, ma ti forniremo comunque una panoramica rapida e per quanto possibile completa. In pratica, l’Aeropress funziona in questo modo.
Per iniziare, è necessario inserire il filtro nella sezione apposita e avvitarlo alla camera. Quindi, si aggiunge la quantità desiderata di polvere di caffè nella camera e si bagna leggermente con acqua calda. Arrivati a questo punto, si inserisce lo stantuffo e lo si preme lentamente, per creare una massa d’aria al suo interno, che a sua volta premerà contro il mix di acqua e polvere, spingendolo verso il basso. Naturalmente, prima di premere lo stantuffo, è necessario posizionare l’Aeropress sulla tazza. In questo modo, l’acqua calda verrà spinta attraverso la polvere di caffè, estraendo l’aroma e le proprietà nutrizionali della miscela che hai scelto.
L’intero processo richiede solo un minuto, ed è per questo motivo che l’Aeropress viene considerato come… il caffè più veloce del West!
Prima di procedere oltre, sappi che il metodo dell’estrazione a pressione lo si può ottenere anche grazie alla French Press, alla tradizionale moka e alla macchinetta per fare l’espresso, insieme al Syphon.
Quali sono le caratteristiche dei metodi pour over?
Il metodo pour over consiste nel versare lentamente acqua calda su un “letto” di chicchi di caffè appena macinati. Ciò consente all’acqua di estrarre tutti i sapori e gli aromi del caffè, ottenendo una tazza di caffè ricca e complessa, ma comunque più leggera rispetto al classico espresso o al caffè preparato con la moka. Sebbene richieda un po’ più di tempo e di impegno rispetto ad altri metodi (5 minuti circa), il metodo pour over può regalare – se fatto bene – un caffè davvero speciale.
Sappi che esistono diversi metodi per realizzare il pour over, noto anche come dripper, che sfrutta appunto la combinazione tra percolazione ed infusione, e si tratta dei seguenti:
Anche il pour over richiede, oltre all’utilizzo degli strumenti adatti, una notevole padronanza della tecnica, per ottenere un caffè filtro degno di questo nome. Nello specifico, è necessario avere sempre molta pazienza e procedere con lentezza, per dare la possibilità all’acqua di estrarre tutte le sostanze nutritive della polvere di caffè appena macinata. Ci sono alcune regole da seguire, come la necessità di usare orientativamente 60 gr di polvere per 1 litro d’acqua, e utilizzare un caffè macinato con una granulometria media.
Inoltre, il caffè deve essere irrorato con l’acqua in modo omogeneo, così da bagnare tutta la polvere presente nel filtro. Tieni a mente un’altra regola molto importante, che ti abbiamo già accennato più volte: l’acqua dev’essere versata gradualmente e con lentezza, per dare al caffè il tempo di sprigionare tutti i suoi aromi e sapori, e per evitare di ottenere un caffè che sia troppo leggero o, al contrario, amaro. Il metodo pour over non è certamente adatto a tutti, soprattutto a chi va di fretta, ma se sei curioso e ti piace sperimentare allora potresti rimanere sorpreso dalla bontà del risultato finale!
Quali sono le differenze tra Aeropress e i metodi Pour Over?
Entrambi i metodi presentano vantaggi unici, quindi è importante capire le differenze prima di prendere una decisione su quale sistema di estrazione adottare.
L’Aeropress è un metodo di produzione relativamente nuovo, noto per la sua semplicità ed efficienza, e per la sua incredibile velocità. Si tratta dunque di una vera e propria caffettiera da viaggio, perfetta per chi va di fretta o non ha il tempo né la voglia di attendere qualche minuto extra: in soli 60 secondi, infatti, il gioco – o per meglio dire il caffè – è fatto.
Il metodo Pour Over è meno pratico e richiede una buona dose di manualità, soprattutto quando si versa l’acqua, dato che bisogna partire dal centro ed effettuare in seguito un movimento concentrico, lento e controllato. Questo processo può richiedere fino a cinque minuti, ma spesso si traduce in una tazza di caffè più ricca e saporita, per via dei tempi di infusione superiori rispetto al metodo Aeropress. Ricorda che il pour over non è così immediato, e richiede dunque una curva di apprendimento della tecnica più lenta: in sintesi, dovrai fare pratica.
Ti assicuriamo, però, che accumulando esperienza potrai ottenere un caffè davvero favoloso, soprattutto se ti piacciono i risultati particolarmente aromatici. Inoltre, il pour over ti permette di personalizzare il caffè lungo, riducendo o ampliando i tempi di infusione. In sintesi, aumentando i tempi il caffè sarà più concentrato e saporito, mentre se diminuirai i tempi di infusione avrai un caffè più leggero e delicato. Puoi anche cambiare la quantità di caffè macinato, la tipologia di miscela o utilizzare diversi tipi di granulometrie per ottenere risultati diversi.
Qual è il nostro verdetto finale? In termini di praticità e di velocità, l’Aeropress vince senza se e senza ma, dato che non c’è proprio confronto. Se invece desideri uno strumento utile per personalizzare il tuo caffè lungo, e se sei disposto ad attendere almeno 4 o 5 minuti, allora il metodo pour over è una scelta più che azzeccata!
