Non esiste nulla di paragonabile all’aroma del caffè, che si sprigiona investendo le nostre narici, non appena apriamo una nuova confezione. Ma se non si conservano i chicchi di caffè o il macinato correttamente, quell’odore incredibile può rapidamente svanire.
I chicchi di caffè sono estremamente porosi, il che significa che assorbono gli odori dall’ambiente circostante molto facilmente, oltre all’umidità. Quindi, se vengono conservati in un contenitore che non è ermetico, inizieranno ad “acchiappare” gli odori di qualsiasi altra cosa si trovi nella tua dispensa o nell’armadio. E una volta che questi odori saranno stati assorbiti, sarà praticamente impossibile sbarazzarsi di loro, e tu potrai dire addio all’aroma del tuo caffè.
Il modo migliore per mantenere il caffè profumato e fragrante è il seguente: conservarlo in un contenitore ermetico in un luogo fresco, buio e asciutto. In questo modo, i chicchi rimarranno freschi più a lungo e manterranno il loro delizioso aroma. Si tratta però di un argomento che deve essere approfondito, perché ci sono parecchie cose da dire!
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Come conservare il caffè?
Il caffè è una delle bevande più popolari nel mondo, e conservarlo correttamente può aiutare a mantenerlo fragrante e “odoroso”. I chicchi di caffè dovrebbero essere conservati in un contenitore ermetico in un luogo buio e asciutto, come anticipato poco sopra.
Il barattolo oltre ad essere ermetico è bene che sia anche scuro, quindi non di vetro trasparente. In questo modo sarà possibile proteggere i chicchi dall’azione dei raggi ultravioletti del sole. In secondo luogo, occhio alle fonti di calore nelle vicinanze: non è un’idea furbissima conservare il contenitore sul ripiano che si trova sopra al forno, giusto per fare un esempio.
Considera inoltre che i chicchi interi tendono a rimanere freschi più a lungo rispetto al caffè macinato, quindi ti conviene conservarli direttamente così e macinarli al momento, un attimo prima del loro utilizzo. Una volta che il caffè è stato aperto, dovrebbe essere conservato in una caraffa termica o un contenitore ermetico (sigillato sottovuoto) per evitare che diventi stantio.
Dopo l’apertura, il caffè di un pacchetto tende a durare al massimo 2 o 3 settimane, superate le quali inevitabilmente inizierà a perdere il proprio aroma e la propria fragranza. Di conseguenza, ti conviene comprare dei pacchi piccoli (come quelli da 250 grammi) e aprirli uno alla volta, in modo tale da preservare l’aroma dei preziosi chicchi.
Così facendo, prenderai i due canonici piccioni con una fava: non dovrai preoccuparti della “data di scadenza”, e potrai goderti un caffè sempre al top!
Come si mantiene il caffè macinato?
Il modo migliore per mantenere il caffè macinato è conservarlo in un contenitore ermetico, come sempre in un luogo fresco e buio. Puoi anche mettere il caffè nel frigorifero, ma questo aspetto lo approfondiremo fra poco, perché ci sono parecchie cose da spiegare.
Qui devi sapere una cosa: il caffè macinato tende a perdere velocemente il proprio profumo. Una volta macinata, infatti, la polvere disperde nell’ambiente il 50% circa del proprio aroma, insieme alle sue proprietà organolettiche. Ecco spiegato perché conviene sempre macinarlo sul momento, e consumare la polvere entro 60 minuti circa!
Purtroppo non esistono sistemi per ovviare a questo problema: la rottura del chicco, infatti, fa entrare il caffè a contatto con l’aria, e la dispersione delle sostanze che generano il suo aroma è di fatto quasi immediata. Di conseguenza, a costo di risultare noiosi, il nostro consiglio è questo: sì al chicco, da preferire alla polvere, tutta la vita!
Perché il caffè va conservato in frigo, e perché no?
Sarebbe meglio chiedersi: conviene davvero conservare il caffè in frigorifero? La risposta potrebbe sorprenderti: probabilmente no. Molte persone credono che conservare il caffè in frigo aiuti a mantenerlo fresco più a lungo, permettendogli dunque di trattenere anche il suo aroma. Tuttavia, è l’esatto contrario.
Ricordati sempre che il caffè, essendo poroso, tende ad assorbire gli odori con i quali entra in contatto, tramite l’aria. Di conseguenza, se vorresti evitare di gustarti un caffè al gusto di cipolla o di pesce, probabilmente ti conviene evitare. Vuoi un’altra prova? In rete si leggono spesso dei trucchetti per eliminare la puzza dal frigo, e il caffè è uno di questi: significa, infatti, che riesce ad assorbire gli odori circostanti come una specie di spugna!
Inoltre, quando ti dicono che devi conservarlo in un luogo fresco e asciutto, non vuol dire che devi infilarlo in frigo e lasciarlo lì. Il problema principale, tremendo per l’integrità strutturale dei chicchi, è il grado di umidità che si crea all’interno dell’elettrodomestico. Il freddo è un altro problema, che diventa doppio se uniamo anche i classici sbalzi di temperatura che si verificano puntualmente quando apriamo e chiudiamo lo sportello del frigo.
Per questi motivi, è meglio conservare il caffè in un luogo fresco e asciutto come la tradizionalissima dispensa. In questo modo, avrai la certezza che il prodotto rimarrà fresco per un periodo di tempo più lungo e non assorbirà nessun odore sgradevole. Se proprio vuoi conservarlo in frigorifero fallo, ma per un breve periodo di tempo (massimo 4 o 5 giorni), e usando ovviamente un contenitore ermetico.
Per quanto tempo si può conservare il caffè?
Quando si parla di caffè, ci sono sostanzialmente due scuole di pensiero: o sei il classico tipo che si berrebbe anche la miscela più vecchia e fetida, giusto per fare il pieno di caffeina, oppure sei il purista che ama godersi una bevanda fragrante e sempre fresca.
Purtroppo, come ti abbiamo anticipato, il problema dei chicchi è che tendono ad assorbire gli odori circostanti e a disperdere i propri. Questo avviene a causa della tostatura, che li rende porosi e facilmente permeabili. Di riflesso, più i chicchi sono stati tostati, più rapidamente perderanno il proprio aroma. Viceversa, la tostatura bianca o chiara aumenta la durata dell’aroma dei chicchi, sia prima di fare il caffè sia quando l’oro nero finisce dentro la tazza.
Anche la macinatura ha un certo peso, dato che le lavorazioni più fini tendono a disperdere prima il loro odore. In sintesi, più il caffè macinato è “polveroso”, più rapida sarà la dispersione del suo aroma.
Perché il caffè è sottovuoto?
A questo punto dovresti aver già capito per quale motivo il caffè viene conservato sottovuoto, ma vediamo di chiarirlo una volta per tutte. Il caffè viene conservato in una confezione ermetica per impedire il contatto con l’aria, che andrebbe ad impattare non solo sul suo aroma, ma anche sulla qualità (e sulla bontà) complessiva del prodotto.
La conservazione sottovuoto impedisce infatti qualsiasi contatto con l’ossigeno, e quindi l’ossidazione, che rovinerebbe il prodotto. Se scendiamo un po’ di più nel dettaglio, sciorinando qualche termine tecnico, il chicco del caffè è un “materiale” igroscopico, proprio come il legno. Significa che tende ad assorbire l’umidità e a gonfiarsi, ed ecco spiegato perché conviene tenerlo lontano dalle fonti di umidità!
Ricapitolando: quali sono gli elementi che nuocciono alla conservazione del caffè?
In primis l’aria, che può alterare sia il chicco sia il caffè macinato, facendo disperdere il suo aroma e facendo assorbire gli altri odori. In secondo luogo, l’umidità, che – come detto – gonfia il chicco e altera la sua struttura, facendogli perdere aroma, freschezza e qualità. In lista nera finiscono anche il calore eccessivo, l’esposizione ai raggi del sole e le variazioni repentine ed improvvise di temperatura.
Infine, ti lasciamo con una chicca: quando scegli il barattolo per conservare il caffè, opta per un contenitore piccolo, per evitare di lasciare troppa aria all’interno. E usane uno “vergine”, perché in caso contrario i vecchi odori di ciò che hai conservato in passato potrebbero contaminare il caffè!
