Gli italiani sono grandi appassionati di caffè, e nella nostra cultura c’è molto di più del semplice espresso. Non a caso, anche il cappuccino è molto popolare tra i cittadini della Penisola, ed è facile capire il motivo!
Il cappuccino è fatto con l’espresso e il latte cotto a vapore, e può essere anche aromatizzato con il cioccolato o la cannella. È una bevanda ricca e cremosa, nonché particolarmente saporita: in sintesi, è la gemma perfetta da gustare con gli amici o la famiglia, magari in accoppiata con il classicissimo cornetto. Anche se il cappuccino viene spesso associato alla colazione, in realtà non è certamente un crimine gustarlo in qualsiasi momento della giornata.
Anche se c’è chi considera il caffè come una vera e propria religione, e non tollera sentir parlare di “alterazioni”, spesso il cappuccino rappresenta l’unica eccezione concessa alla regola. Proprio per questo motivo, conviene approfondire il discorso e scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questa bevanda!
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Cos’è il cappuccino e qual è la sua storia?
Il cappuccino è una bevanda a base di caffè fatta con espresso, latte caldo e schiuma di latte al vapore. L’espresso viene preparato con chicchi di caffè con macinatura fine, mentre il latte viene solitamente montato a vapore fino a regalargli una consistenza molto spumosa.
Questa bevanda prende il suo nome dalla tazza in cui viene tradizionalmente servita, che assomiglia appunto al cappuccio di un frate. Ci sono altre teorie sull’origine del suo nome: c’è ad esempio chi pensa che derivi dalla somiglianza del suo colore con il marroncino del saio dei frati cappuccini.
Ci sono addirittura delle storie che attribuiscono al cappuccino una sorta di ruolo da mediatore, risalenti al 1863, quando il frate Marco d’Aviano venne inviato a Vienna da Papa Innocenzo XI, con lo scopo di convincere le potenze europee ad allearsi contro gli Ottomani musulmani. In quella circostanza, il frate decise di correggere il caffè aggiungendo del latte, così da adattarlo a chi riteneva il suo gusto eccessivamente forte.
Il cappuccino viene spesso condito con una spolverata di cacao in polvere o cannella, e può anche essere aromatizzato con sciroppi ed estratti vari. A causa del suo forte sapore e della sua consistenza cremosa, il cappuccino è spesso considerato una bevanda da dessert. Tuttavia, può essere tranquillamente bevuto la mattina a colazione, insieme al classico cornetto da “pucciare”, o quando se ne ha voglia. Insomma, c’è sempre tempo per goderselo!
Prima di andare avanti, occorre citare una tendenza piuttosto recente, ovvero quella della cosiddetta “LatteArt”. Si fa riferimento alla tecnica decorativa che consiste nel versare il latte in modo tale da creare particolari disegni sulla superficie del cappuccino. Questo non è un compito facile e richiede molta pratica e pazienza, al punto che ci sono baristi di fama internazionale specializzati proprio in questa forma d’arte.
Tra le decorazioni più utilizzate ci sono cuori, foglie, fiori e animali. In Giappone, poi, si sono specializzati nella LatteArt tridimensionale, forse una delle maggiori espressioni artistiche legate alle decorazioni di questa bevanda.
Come si prepara il cappuccino?
Per fare un cappuccino a casa degno di questo nome, è necessario preparare del caffè espresso forte, con una tradizionale quantità da 30 ml ma dentro una tazza da cappuccino, con una capacità da 150 ml a 160 ml. Una volta che il caffè è pronto, bisogna prendere un bricco di metallo e riempirlo per un terzo di latte freddo. A questo punto, arriva il momento di usare la lancia a vapore della tua macchina per espresso e cappuccino.
La lancia deve essere immersa dentro al bricco che hai precedentemente riempito col latte freddo, e in seguito azionata. Noterai che il livello di schiuma di latte salirà progressivamente, e tu saprai che è arrivato il momento di fermarti quando il volume del latte sarà raddoppiato, raggiungendo una temperatura di circa 65° Celsius.
Prima di procedere, la schiuma in cima al bricco deve essere compattata: puoi farlo dando dei colpetti con la base del bricco su una qualsiasi superficie. Per evitare le vibrazioni del metallo, che potrebbero alterare la composizione del latte e della schiuma, ti conviene posizionare un panno e batterlo sopra questa superficie morbida.
Ora arriva il momento di prendere il tuo caffè espresso precedentemente preparato nella tazza da cappuccino. Adesso dovrai versare il latte montato al suo interno, al centro esatto della tazza. Se ti stai chiedendo come realizzare diverse consistenze della schiuma, sappi che approfondiremo questo argomento nel prossimo paragrafo!
Come si fa la schiuma per il cappuccino?
Poco sopra abbiamo visto che la procedura non è particolarmente complicata, se possiedi una macchina con lancia a vapore. Le cose ovviamente cambiano, se hai intenzione di preparare un cappuccino con strumenti tradizionali. Puoi ad esempio montare il latte con la classica frusta elettrica, dopo averlo scaldato, ma senza portarlo ad ebollizione.
In alternativa, puoi anche realizzare la schiuma del cappuccino sfruttando un frullatore. In tal caso, dovrai scaldare il latte in un pentolino e poi versarlo nel bicchiere dell’apparecchio. Dopo aver chiuso il coperchio, imposta l’elettrodomestico alla massima velocità per 30 secondi circa. Ci sono teorie che sostengono, invece, che il frullatore debba essere impostato ad una velocità standard per 2 minuti, e in seguito per altri 2 minuti, dopo averlo staccato un attimo per far riposare il latte.
In realtà c’è un terzo sistema fai da te che puoi utilizzare per preparare la schiuma per il cappuccino a casa. Dopo aver messo il latte a scaldare nel fornetto a microonde, versalo immediatamente dentro ad un barattolo, inizia a mescolare con un comune mestolo di legno e prosegui per 40-50 secondi circa. Appena noti la formazione della prima schiuma, prendi il barattolo e riscaldalo nuovamente nel microonde per mezzo minuto.
La schiuma del cappuccino viene generalmente servita molto compatta, ma se vuoi ottenere diverse consistenze, devi sapere un paio di cose. Innanzitutto la sua consistenza dipende essenzialmente dal tipo di latte che hai intenzione di usare. Se utilizzerai il latte intero, la schiuma sarà più densa e avrà un aspetto più cremoso, mentre con il latte parzialmente scremato o con quello scremato otterrai una consistenza più volatile, che si dissolverà in poco tempo.
In sintesi, come insegnano i bravi baristi, per un cappuccino perfetto serve il latte intero, meglio ancora se fresco. Se temi di aver realizzato una schiuma “sbagliata”, e se il risultato finale non ti convince, c’è un trucchetto per capirlo. Nello specifico, puoi provare a versare un po’ di zucchero sulla superficie del latte. Se la schiuma si ricompatta immediatamente dopo il passaggio dei grumi, vuol dire che hai svolto un ottimo lavoro. Se rimane “bucherellata”, invece, significa che è poco densa!
Quanti cappuccini puoi bere al giorno?
Il discorso è tutto sommato lo stesso che abbiamo già fatto nel nostro articolo su quanti caffè si possono bere al giorno. In sintesi, il consiglio è di non eccedere mai con le dosi quotidiane, per via del rischio di assumere una quantità troppo alta di caffeina. Considerando che solitamente una tazza di cappuccino contiene 30 ml di caffè espresso, sarebbe il caso di evitare di berne più di 3 o 4 al giorno.
Quando si mette il caffè nel cappuccino?
Diciamo che non esiste un’unica risposta corretta. Alcune persone preferiscono aggiungere il caffè dopo la cottura a vapore del latte, mentre altri fanno l’esatto contrario. In definitiva, tutto si riduce alle preferenze personali. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali che possono aiutarti a ottenere i migliori risultati.
Se aggiungi prima il caffè, assicurati di utilizzare una quantità relativamente piccola in modo che non venga diluito dal latte cotto a vapore. Al contrario, se si aggiunge prima il latte, sarà necessario utilizzare un po’ più di caffè per ottenere il sapore desiderato. Come sempre, l’unica soluzione giusta è una e una soltanto: sperimentare, fino a quando non si trova la misura perfetta per i propri desideri!
Perché il cappuccino fa ingrassare?
In realtà tutto fa ingrassare, se assunto in quantità esagerate, anche la frutta. Il cappuccino, in effetti, contiene più calorie rispetto al classico espresso, per via dell’aggiunta del latte. Di norma un cappuccino da 150-160 ml arriva a contenere da 95 kcal fino a 120 chilocalorie. Se aggiungerai lo zucchero ovviamente il conteggio salirà.
Perché il cappuccino fa male?
Il cappuccino di per sé non fa male, ed è assolutamente innocuo se viene bevuto da una persona che non soffre di patologie pregresse e che non sta seguendo delle specifiche terapie farmacologiche. Ricorda che un abuso di caffeina può provocare problemi di ansia, insonnia e dipendenza. Inoltre, il caffè potrebbe interferire con alcune sostanze presenti in determinati farmaci o antibiotici, e lo stesso discorso vale per il latte, come nel caso delle tetracicline, della clozapina e della ciprofloxacina.
In conclusione, il consiglio è di chiedere sempre lumi al proprio medico di fiducia, se ci si trova in condizioni fisiche particolari.
Ultimo aggiornamento 2023-12-02 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
